Tradizione cinese e design italiano: una casa fuori dagli schemi tra le vie di Pechino

Oggi vi porto virtualmente a Pechino per raccontarvi di Shadow Creek,  una casa progettata da Studio Lipparini che mi è piaciuta molto per la sua originalità. L’equilibrio dei suoi spazi e la bellezza degli interni sono studiati ad arte e mi sono innamorata della scelta del travertino, un materiale sempre più presente nelle case di lusso, che diventa il collegamento tra gli interni e l’esterno della casa.

Continuate a leggere per scoprire di più!

Il progetto architettonico

Studio Lipparini firma nella capitale cinese la scenografica casa “Shadow Creek” (=insenatura nell’ombra), così rinominata dal committente dopo l’intervento dello studio fiorentino. In questo progetto di made in Italy non c’è solo la mente del progettista Mauro Lipparini, ma anche un travertino usato a regola d’arte nei rivestimenti e la maggior parte degli arredi, selezionati tra grandi brand nazionali come Minotti e Flos.

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La trasformazione di quella che era una scatola classicheggiante in cemento armato comincia già dall’esterno, dove l’architetto sceglie di stravolgere le consuetudini con un portico di ordine gigante completamente in travertino di ben otto metri. Un elemento anch’esso tutto italiano che fa da filtro tra la metropoli cinese e il nuovo ambiente domestico, preannunciandone i grandi spazi interni.

Qui Lipparini si approccia alla vecchia struttura della villa come fosse un unico volume, ponendo così fine alla precedente configurazione che aveva tante stanze chiuse e separate.

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L’elemento propulsore di questo nuovo “flusso” libero tra i cinque livelli della casa è la scala in palissandro, posizionata strategicamente per essere ammirata da più punti della casa. Il manifesto di un modo di viverla tutto nuovo.

L’arredamento italiano di lusso

Sul pavimento in travertino della zona living, che affaccia sul portico esterno dello stesso materiale, si accomodano il divano Andersen Line e l’iconica poltrona Colette di Minotti, sormontati dallo scenografico lampadario selezionato dalla linea Arrangements di Flos.

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Anche nella master bedroom è tutto targato Minotti. Il letto Creed è affiancato dai due comodini Close, geometrici ed essenziali come la testiera-controsoffitto in ecopelle disegnata su misura, e a completare la composizione la panca Freeman Stand-Alone.

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Episodi di italianità si ritrovano anche nelle scelte di altri corpi illuminanti della casa, come la lampada scultorea Novecentotrenta di Laurameroni o la Extra T di Flos.

Gli elementi tradizionali cinesi

Se la selezione degli arredi è quasi tutta italiana, la progettazione funzionale e la palette dei materiali sono piene di rimandi alle usanze cinesi.

Gli ambienti del seminterrato e del sottotetto sono progettati per rispondere alle necessità abitative di questa parte del mondo, e sono studiati per essere l’uno l’opposto dell’altro.

Mentre il primo diventa l’agorà della casa, spazio di relax e socializzazione affacciato sul curato giardino, il secondo è adibito ad “atelier-pensatoio”, isolato dal resto delle dinamiche sociali della casa, con un pavimento in rovere naturale e luci LED che corrono lungo le maestose travi di copertura.

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L’ambiente-cammeo che incarna le tradizioni cinesi e la modernità è la tea room, la stanza del tè, immancabile in ogni casa orientale. Senza perdere  l’aura di sacralità che ruota intorno al rinomato rituale, questo ambiente  viene declinato con un linguaggio contemporaneo, racchiuso in un elegante involucro di listelli curvilinei in teak, materiale che ricopre anche il pavimento.

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Committenza cinese e italianità

Con eleganza Studio Lipparini accosta richiami della cultura occidentale e di quella orientale in uno spazio abitativo dalle proporzioni notevoli. Lo fa senza scadere in terribili dissonanze che spesso derivano dal voler mettere ” di tutto un po’ ” in progetti esteri, ma con contrasti e sovrapposizioni, contrazioni e dilatazioni che dalla carta si sono fatti spazi e vita quotidiana.

L’italianità continua a fare breccia nel cuore di committenti cinesi, a dimostrazione che il design made in Italy non smetterà mai di essere sinonimo di qualità, bellezza ed eleganza. 

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Spero che questo home tour vi sia piaciuto, non vedo l’ora di raccontarvi delle prossime case che ho trovato per voi!

Fatemi sapere nei commenti cosa vi ha colpito di più e se avete delle domande scrivetemi senza problemi.

Baci,

Baliz 


2 risposte a "Tradizione cinese e design italiano: una casa fuori dagli schemi tra le vie di Pechino"

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